Il prossimo sabato, 18 gennaio, alle ore 16 presso la Polisportiva San Faustino di via Wiligelmo 72 a Modena si terrà un incontro pubblico tra cittadini e agricoltori dal titolo: "Come rafforzare ed estendere la piccola agricoltura biologica locale che rispetta l'ambiente e le persone: idee e proposte". L'evento è aperto a tutti i cittadini, le associazioni e gli amministratori e rappresenterà un'importante occasione per discutere insieme soluzioni concrete per sostenere l'agricoltura biologica del territorio. I promotori dell’incontro sono i Gruppi di Acquisto Solidale GasMO, MioGas ed Equofrignano, insieme alle associazioni BioDiSera, BioPomposa e SìBiol, e al Biodistretto della Valle del Panaro e dell’Appennino Modenese.
L’evento è stato intitolato alla memoria di Alberto Grosoli, agricoltore di San Damaso scomparso tre anni fa, tra gli animatori del movimento locale dedicato ai temi del biologico e della difesa del territorio. Nel corso del pomeriggio i referenti di una ventina di aziende agricole del territorio provinciale saranno chiamati a intervenire per esporre problemi, proposte e iniziative che, coinvolgendo anche istituzioni e consumatori, possano provare a superare le numerose difficoltà dei piccoli imprenditori del settore primario. Le associazioni promotrici lavorano quotidianamente affinché a livello locale venga prodotto cibo sano con sistemi che non vadano a inquinare le acque e i terreni e preservino la biodiversità agricola e spontanea, contribuendo allo stesso tempo al sostegno economico delle piccole aziende agricole biologiche, in un’ottica di economia circolare. Nel febbraio 2015 si era tenuto un analogo incontro nei locali della Polivalente ‘87 - Gino Pini e, a distanza di dieci anni, è arrivato il momento di comprendere se le difficoltà di allora sono ancora quelle di oggi e se altre dinamiche sono nel frattempo sopraggiunte.
Queste sono le aziende agricole biologiche della provincia di Modena e delle aree limitrofe che hanno aderito all’iniziativa: Api Selvatica di Viola Servi (Castelnuovo Rangone), Mattioli - Amabio (Modena, San Donnino), La Bifolca di Maria Miani (Vignola), Le Calvane di Antonio Lei (Prignano, Montebaranzone), Bersana di Riccardo Iaccheri (Maranello), Orto Selvatico di Giovanni Cambi (Guiglia), Sandro Pederzini (Modena e Bomporto), Terre di Chiarabaldo (Sestola), Barbona di Sotto di Silvia Zanoli (Serramazzoni, Pompeano), Terre Vive (Carpi, Gargallo), Fattoria Giardino di Carla Coriani (Pavullo), Re Laurino di Gabriele Zannini (Modena, Cognento), Cà Marchetti di Franco Marchetti (Montecreto, Acquaria), S. Antonio Abate di Davide Casarini (Soliera e Pavullo), Dalla Valle ai Monti di Eugenio Lolli (Modena, Albareto e Zocca), Il Vecchio Pollaio (Montese), Lamponi Felici (Sestola, Roncoscaglia), Maurizio Casumaro (Bomporto, Solara), Radici Felici (Polinago, Gombola), Simone Manicardi (Formigine), Il Granaro (Zocca, Ciano), La Ghisellina di Elisa Casumaro (Finale Emilia), S. Bartolomeo (Guiglia, Samone), Podere Beghetto (Carpi), Freccia Bianca (Montese), Cantina del Frignano (Serramazzoni, Pazzano), Il Grifo (Reggio Emilia, Bagno), Fattoria di Tobia (Reggio Emilia, Gova), e il Caseificio Santa Rita Bio (Serramazzoni). All’evento sono stati invitati anche i rappresentanti istituzionali comunali e provinciali.
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